Come tutti possiamo immaginare, la lingua inglese resta la più utilizzata per comunicare in ambienti lavorativi. Non solo: l’inglese è indispensabile per viaggiare nel mondo, per chattare con utenti stranieri o ancora per ricercare informazioni in internet quando quelle nella nostra lingua non sono sufficienti a soddisfare il nostro sapere.
Come è possibile notare da questa tabella delle lingue più parlate al mondo, cinese e inglese sono al 1° e 2° posto; a seguire fino al 10° posto troviamo: inglese, hindi/urdu, spagnolo, russo, arabo, bengali, portoghese, indonesiano, giapponese. Francese e tedesco li troviamo rispettivamente all’11° e 12° posto.
La diffusione di queste lingue è in parte dovuta alla vastità dell’aria d’origine (come la Cina), in parte alle tante guerre di conquista che nel passato hanno permesso a tante lingue di diffondersi in luoghi anche molto lontani dalle nazioni da cui derivano.
Appurata fondamentale la conoscenza della lingua inglese, è importante sottolineare quanto l’apprendimento della lingua locale sia importante per poter vivere periodi più o meno lunghi in quel luogo. Molto dipende anche dal tipo di lavoro che si svolge: un ricercatore scientifico che opera in un grande centro, con colleghi di tutto il mondo, riuscirà a cavarsela egregiamente conoscendo soltanto l’inglese; diverso è per molti giornalisti freelance che spesso devono imparare sul campo almeno le frasi più comuni oppure ingaggiare un traduttore del luogo per capire ciò che accade nei posti più sperduti del mondo.
Per imparare le lingue straniere come inglese, francese, spagnolo, tedesco e, recentemente, anche il cinese, esistono in commercio molti corsi multimediali con fascicoli e cd-rom che permettono di apprenderle agevolmente. Il cinese, però, è un lingua molto difficile per tutti gli occidentali, sia nella forma scritta che parlata e in realtà non c’è alcuna urgenza di doverla imparare. Anche se viene parlata da 1 milione di persone, la tendenza a studiarla sembra essere perlopiù legata ad una moda del momento: nelle scuole cinesi viene insegnato l’inglese già da molti anni per cui nelle grandi città della Cina sarà difficile trovare oggettive difficoltà di comunicazione.
Imparare una lingua straniera è spesso possibile anche grazie a dei corsi che le grandi aziende organizzano per i propri dipendenti; in alcuni casi, non potendo disporre di locali idonei, vengono stipulate delle convenzioni con scuole di formazione privata dove è possibile studiare molte lingue.
I viaggi all’estero
Per lavoro e per piacere, non c’è nulla di più utile che viaggiare all’estero per perfezionare lo studio di una lingua straniera.
Trovarsi in una nazione diversa dove l’unico modo per comunicare è usare una lingua altrettanto diversa, ci obbliga a prestare più attenzione alle parole ascoltate e a quelle che andremo a pronunciare. La prima cosa che si perfezionerà è appunto la pronuncia perché si avrà la possibilità di ascoltare le stesse parole più e più volte e questo permetterà di acquisirle nella maniera più corretta. Poi si memorizzeranno automaticamente le frasi più comuni e man mano tutto diventerà più semplice: ovviamente una sola settimana non basta.
Bisogna ammettere che noi italiani non siamo sempre ben visti all’estero ma questo non ci deve intimorire. Chi è stato in Inghilterra asserisce che il cittadino inglese non ha molto tempo da dedicare ad un turista che chiede informazioni in un “inglese italianizzato” ma spesso è il tipo di lingua che, a differenza dell’italiano, è molto diretta e concisa. Soprattutto nel dare indicazioni stradali, l’inglese è veramente striminzito ma molto preciso.
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