mercoledì 8 giugno 2011

Come cercare lavoro in Francia

I metodi di ricerca di un lavoro in Francia non non sono poi tanto diversi da quelli italiani. La cultura francese al lavoro è infatti abbastanza simile a quella italiana: agli annunci sui giornali specializzati e su quelli di grossa tiratura nazionale e locale, nonché ai vari siti internet sul lavoro, si affiancano infatti il ?passaparola? e i contatti di conoscenza. Per uno straniero che intente trasferirsi o si è da poco trasferito in Francia, è alquanto improbabile trovare lavoro per ?conoscenza? anche se naturalmente non si può mai dire.

Per coloro che non si possono avvalere del cosiddetto ?oncle? o ?cousin? francaise, la Francia offre assistenza al lavoro tramite una fitta gamma di agenzie al lavoro, interinali o meno, pubbliche o private, sparse in tutto il territorio francese. Nulla è perduto quindi. Basta sempre guardarsi intorno, in tutte le direzioni, per poi poter prendere la decisione più appropriata.

Le agenzie governative francesi al lavoro (simili agli uffici di collocamento italiani al lavoro) per esempio, sono numerose, e secondo recenti statistiche, abbastanza efficienti. Segnaliamo qui di seguito l?Agence nationale pour l?Emploi http://www.anpe.fr (Agenzia Nazionale Per l?Impiego). Le offerte di lavoro vengono generalmente esposte al pubblico tramite delle particolari sezioni dell?ufficio dell?agenzia, o tramite particolari macchine automatiche presenti al suo interno. Una volta selezionata l?offerta, portatela alla scrivania di reception per ricevere i relativi dettagli; l?impiegato preposto procederà a richiedervi il vostro CV inoltrando la vostra domanda al datore di lavoro considerato. Per coloro che posseggono un curriculum con un livello professionale e manageriale consigliamo l'Agenzia Nazionale francese di Professionisti ed Esecutivi (l?Agence pour l?emploi de Cadres http://www.apec.fr) che è organizzata secondo le stesse modalità della prima ma per differenti tipi di lavoro in offerta.

Per coloro che si vogliono affidare al mercato delle Agenzie francesi di lavoro private, consigliamo le sempre utili agenzie di lavoro come l?Adecco o la ManPawer. Non sono da dimenticare inoltre i giornali, quotidiani di tiratura nazionale o i quotidiano locali, che in alcuni giorni della settimana dedicano un numero particolare di pagine alle inserzioni e annunci di lavoro. Vi invitiamo a visitare la nostra sezione apposita per la lista delle agenzie di lavoro e dei giornali con annunci lavoro in Francia.

Lavorare in Spagna, come cominciare....

Molto spesso, i posti vacanti non annunciati pubblicamente, sono occupati dalle persone che hanno contatti all’interno dell’azienda. Il nostro consiglio è quello di sfruttare ogni contatto a tua disposizione, come per esempio amici, colleghi, o compagni di classe. Anche le conoscenze fortuite sono importanti, in quanto possono condurti ad un possibile lavoro. La tenacia e la sicurezza in te stesso rappresentano due degli elementi indispensabili per una ricerca dall’esito positivo.

Come sempre, un attendibile e ben presentato Curriculum Vitae è essenziale. Tuttavia devi stare attento poiché il tipico formato del Curriculum Vitae in Spagna può essere molto diverso da quello del tuo Paese. Viene per esempio per prima enfatizzata l’istruzione, che include i corsi e i seminari legati alla futura professione. In Spagna, inoltre, la lettera di presentazione allegata al Curriculum ha un particolare formato. Di solito sono brevi, molto diretti e scritti in un linguaggio molto formale.

Una volta mandato il Curriculum all’azienda, non sederti vicino al telefono aspettando una loro telefonata di risposta. Le aziende in Spagna sono conosciute per non rispondere alle lettere. Sii tenace e telefona personalmente. Se qualcuno dell’azienda ti promette di richiamarti e non lo fa non abbi paura a richiamarlo. L’insistenza è importante.

L'inglese per lavorare a Londra!

Madrelingua o docente italiano?
La conoscenza della lingua dello studente mi permette di capire meglio le difficoltà comunicative,grammaticali che puoi incontrare ,di chiarire tutti i dubbi che puoi avere come pure intuire cosa intendi dire anche se la tua conversazione risente dell’italiano per aiutarti a parlare real English
Scuola o docente privato?
Rivolgersi ad un professionista offre diversi vantaggi:
° il risparmio (una scuola ha molte spese fisse di gestione )
° il contatto diretto con chi ti seguirà nei tuoi progressi
° programmi personalizzati


Quante ore ci vogliono?
Per imparare una lingua bisogna acquisire un riflesso condizionato come guidare, suonare o scrivere al computer.
Devi imparare a parlare e a capire senza pensare.
In linea di massima,partendo da zero, ci vogliono circa 20o ore per il KET -livello elementare (A2) e 450 ore per il FCE - livello intermedio avanzato (C1) .Per arrivare al FCE circa 450 ore (C1)

L’apprendimento attraverso la comunicazione
ogni struttura grammaticale viene utilizzata immediatamente per comunicareLa conversazione
sempre secondo modalità ben definite: non si parla “in generale”, ma si sceglie invece un argomento ben specifico e si passa quindi a una discussione guidata che consenta di praticare quanto appena imparato.

test iniziale per valutare il vostro reale livello di conoscenza della lingua

Le lingue per trovare lavoro!

Come tutti possiamo immaginare, la lingua inglese resta la più utilizzata per comunicare in ambienti lavorativi. Non solo: l’inglese è indispensabile per viaggiare nel mondo, per chattare con utenti stranieri o ancora per ricercare informazioni in internet quando quelle nella nostra lingua non sono sufficienti a soddisfare il nostro sapere.

Come è possibile notare da questa tabella delle lingue più parlate al mondo, cinese e inglese sono al 1° e 2° posto; a seguire fino al 10° posto troviamo: inglese, hindi/urdu, spagnolo, russo, arabo, bengali, portoghese, indonesiano, giapponese. Francese e tedesco li troviamo rispettivamente all’11° e 12° posto.
La diffusione di queste lingue è in parte dovuta alla vastità dell’aria d’origine (come la Cina), in parte alle tante guerre di conquista che nel passato hanno permesso a tante lingue di diffondersi in luoghi anche molto lontani dalle nazioni da cui derivano.

Appurata fondamentale la conoscenza della lingua inglese, è importante sottolineare quanto l’apprendimento della lingua locale sia importante per poter vivere periodi più o meno lunghi in quel luogo. Molto dipende anche dal tipo di lavoro che si svolge: un ricercatore scientifico che opera in un grande centro, con colleghi di tutto il mondo, riuscirà a cavarsela egregiamente conoscendo soltanto l’inglese; diverso è per molti giornalisti freelance che spesso devono imparare sul campo almeno le frasi più comuni oppure ingaggiare un traduttore del luogo per capire ciò che accade nei posti più sperduti del mondo.

Per imparare le lingue straniere come inglese, francese, spagnolo, tedesco e, recentemente, anche il cinese, esistono in commercio molti corsi multimediali con fascicoli e cd-rom che permettono di apprenderle agevolmente. Il cinese, però, è un lingua molto difficile per tutti gli occidentali, sia nella forma scritta che parlata e in realtà non c’è alcuna urgenza di doverla imparare. Anche se viene parlata da 1 milione di persone, la tendenza a studiarla sembra essere perlopiù legata ad una moda del momento: nelle scuole cinesi viene insegnato l’inglese già da molti anni per cui nelle grandi città della Cina sarà difficile trovare oggettive difficoltà di comunicazione.
Imparare una lingua straniera è spesso possibile anche grazie a dei corsi che le grandi aziende organizzano per i propri dipendenti; in alcuni casi, non potendo disporre di locali idonei, vengono stipulate delle convenzioni con scuole di formazione privata dove è possibile studiare molte lingue.

I viaggi all’estero
Per lavoro e per piacere, non c’è nulla di più utile che viaggiare all’estero per perfezionare lo studio di una lingua straniera.
Trovarsi in una nazione diversa dove l’unico modo per comunicare è usare una lingua altrettanto diversa, ci obbliga a prestare più attenzione alle parole ascoltate e a quelle che andremo a pronunciare. La prima cosa che si perfezionerà è appunto la pronuncia perché si avrà la possibilità di ascoltare le stesse parole più e più volte e questo permetterà di acquisirle nella maniera più corretta. Poi si memorizzeranno automaticamente le frasi più comuni e man mano tutto diventerà più semplice: ovviamente una sola settimana non basta.
Bisogna ammettere che noi italiani non siamo sempre ben visti all’estero ma questo non ci deve intimorire. Chi è stato in Inghilterra asserisce che il cittadino inglese non ha molto tempo da dedicare ad un turista che chiede informazioni in un “inglese italianizzato” ma spesso è il tipo di lingua che, a differenza dell’italiano, è molto diretta e concisa. Soprattutto nel dare indicazioni stradali, l’inglese è veramente striminzito ma molto preciso.